La Basilica di San Nicola
La Basilica di San Nicola è uno degli esempi più importanti dello stile romanico Pugliese, elaborato tra la fine del secolo XI ai primi del XIII.
La basilica fu fondata alla fine del XI secolo per accogliere le reliquie di san Nicola sottratte al santuario di Mira, allo scopo di metterle al sicuro dagli infedeli. Le reliquie furono affidate al frate benedettino Elia, che ottenne in concessione dal re normanno, Ruggero Borsa, figlio del Guiscardo, l’area del palazzo catapanale. Inizia così nel 1087 l’edificazione della nuova costruzione, consacrata da Urbano II nel 1089. La Basilica rappresentò per secoli la porta tra l’Occidente cristiano e la spiritualità orientale e fu qui che papa Urbano II raccolse nel 1098 il Concilio Ecumenico.
La Cattedrale di San Sabino
Sorta tra il XII e il XIII secolo, probabilmente verso l’ultimo trentennio del 1100, su un più antico luogo di culto, ossia sulle rovine del Duomo bizantino distrutto da Guglielmo I detto il Malo (1156); a destra del transetto è possibile osservare tracce del pavimento originario che si estende sotto la navata centrale. Sotto la navata centrale si trovano i resti di una antica chiesa, risalente ad un periodo precedente al primo millennio. Nelle absidi minori vi sono due sarcofagi: uno contiene le reliquie di Santa Colomba, di recente restaurate, e l’altro reliquiari vari. Nella sagrestia di destra è collocato un altare con un dipinto raffigurante, probabilmente, San Mauro, ritenuto primo vescovo d Bari.
Il Castello Normanno Svevo
Reperti risalenti all’epoca romano-greca hanno indotto gli esperti a riallacciare l’esistenza della fortezza barese già ad epoche antiche. D’altronde nelle Satire (I, 5, 96-97) di Orazio e negli Annali (XVI, 2, 7-9) di Tacito si accenna all’esistenza, nell’antica Barium, di un luogo fortificato la cui collocazione potrebbe coincidere con una parte del castello attuale o, molto più probabilmente, con il kastròn bizantino (Corte del Catapano-Basilica di S. Nicola). La fortificazione medioevale probabilmente risale al 1132. L’edificio, voluto dal re normanno Ruggero II, fu distrutto nel 1156 dagli stessi Baresi e ricostruito già nel 1233. In seguito la costruzione, ritornata sotto i re di Napoli, fu adibita a prigione e caserma.
Il Teatro Petruzzelli
Voluto dai fratelli Onofrio e Antonio Petruzzelli, il teatro fu costruito su progetto dell’ingegnere Angelo Messeni. I lavori ebbero inizio il 23 maggio 1898 e si conclusero nel 1903. Il teatro fu, infatti, inaugurato il 14 febbraio 1903 con l’opera Gli Ugonotti di G. Meyerbeer. Il nome attuale risale agli anni Venti del Novecento: in precedenza il teatro era chiamato Politeama Petruzzelli. È uno dei più grandi e più belli d’Italia, capace di 4000 spettatori, ricco di ori, di affreschi e di statue. Il sipario raffigura il trionfo del doge Orsoleo che liberò Bari dall’assedio dei Saraceni, ed è una magnifica opera d’arte dovuta al pittore barese Raffaele Armenise, uno dei più illustri artisti pugliesi. Per il prestigio e l’importanza dell’attività svolta, il Petruzzelli fu dichiarato, nel 1954, teatro di particolare interesse.
Lo Stadio San Nicola
Lo stadio San Nicola è uno degli stadi più grandi d’Italia con i suoi 58.270 posti a sedere. Fu costruito tra il 1987 e il 1990 su progetto dell’architetto genovese Renzo Piano che diede al nuovo stadio il soprannome di Astronave per la sua inconfondibile forma estetica moderna. Lo stadio San Nicola è diviso in due anelli, con l’anello superiore a forma di fiore, costituito da 26 settori, definiti “petali” che oltre ad una funzione estetica, garantiscono una funzione di sicurezza in quanto la distanza tra ogni petalo è di circa 8 metri. Le dimensioni del terreno di gioco sono 105×68 metri. Inizialmente non prevista da Renzo Piano la pista di atletica, fu in seguito aggiunta su sollecitazione del Coni.
La Chiesa Russa
Risale agli inizi del XX secolo. La costruzione della chiesa polarizzò immediatamente il quartiere, al tempo in caotica espansione. Nel 1911, la Società Imperiale Ortodossa di Palestina commissionò ad Aleksej Viktorovic Ščusev l’edificazione del tempio, la cui prima pietra venne posta il 22 maggio 1913. Le autorità baresi e russe portarono in dono una grande icona del Santo, dipinta secondo modelli antichi. La cerimonia, durata circa un’ora, si concluse con un discorso di ringraziamento da parte del sindaco di Bari Fiorese e il principe russo Zelachov. La costruzione della chiesa fu completata solo dopo la fine della prima guerra mondiale. Da allora i pellegrinaggi continuano anno per anno.